Il culto della donna è sempre stato un tema centrale del tantra. Tuttavia, questo concetto deve essere allargato così da poter considerare gli aspetti universali femminili inerenti a entrambi i sessi. Questo non è un compito facile, perché la società e l’istruzione in occidente hanno rafforzato i valori maschili sia negli uomini che nelle donne. Al contempo, gli uomini devono scoprire il lato femminile della loro natura, e entrambi i sessi devono ristrutturare il loro modo di pensare e vivere attorno a queste qualità.
La biologia del sesso
Ogni singola cellula del corpo contiene il codice genetico completo che determina il sesso di un individuo. Dal momento del concepimento, ogni feto umano ha un modello latente per il cervello e per il sistema nervoso che include la sessualità.
Le ricerche di Charles Phoenix, Robert Joy e William Young dell’Università di Kansas, Stati Uniti, del 1950, hanno stabilito che tutti i feti di mammiferi iniziano la vita come femmine. La differenziazione sessuale è controllata dalle gonadi, quegli organi che, poco dopo, producono le cellule sessuali nel feto. Quando, infatti, le gonadi producono una piccola quantità di ormone androgeno, si formerà un embrione maschile. Se le gonadi non forniscono alcuno stimolo ormonale, il feto continua a svilupparsi come una femmina. Quindi, durante tutta la sua vita, il maschio è sempre influenzato da questa infrastruttura femminile sottostante.
Sesso e società
In ogni società patriarcale, la donna è stata sottomessa all’uomo e repressa sessualmente. Se fosse stata libera di esprimersi pienamente, essa avrebbe senza dubbio interrotto l’ordine stabilito. Poiché il tantra sostiene l’aspetto femminile della natura umana, fu considerato una minaccia per l’ordine patriarcale ariano. È per questo che è sempre stato perseguitato in India.
D’altra parte, nell’evoluzione di ogni società, le qualità maschili di forza e abilità fisiche sono state viste come vitali per la sopravvivenza. L’uomo considerava sé stesso superiore perché più grosso e fisicamente più forte. In molte civiltà ciò è stato usato come scusa per sottomettere le donne, sebbene lo scopo era ben diverso. La donna necessariamente aveva il ruolo principale nella cura dei bambini. Quindi quello dell’uomo, in ragione della sua forza fisica, era proteggere la donna e la discendenza fino a, se necessario, l’auto-sacrificio. Infatti, se si considera che una donna può far nascere anche venti bambini durante la sua vita, la popolazione potrebbe aumentare in poco tempo anche in presenza di pochi uomini.
Solare e lunare
Le qualità maschili, pur essenzialmente legate alla guerra, sono caratterizzate anche dall’intelletto: esplorazione e dominio sul mondo materiale, scienza, tecnologia, organizzazione e industria. Queste sono attività di tipo solare. Qui intelletto significa ragionamento, logica fredda che non dobbiamo confondere con la comprensione più intuitiva che è la vera intelligenza. La vera intelligenza contiene numerosi aspetti femminili. Ogni intellettuale non è intelligente, e viceversa. Riconosciamo negli animali un certo tipo di intelligenza; tuttavia certamente non possono essere considerati intellettuali.
La comprensione dell’emozione deve essere allargata a significare la sensibilità anziché l’emotività irragionevole e incontrollabile. Questa sensibilità si manifesta nei valori femminili lunari: il calore dell’amore, l’affetto, l’intimità, la percezione e l’empatia con la natura e con tutte le cose viventi. Altri valori femminili sono anche rappresentati dall’arte, dalla musica, dalla danza, dalla poesia, dal canto, dalla letteratura e da tutte le forme di espressione creativa.
Il Tantra non mira a un uomo non virile; al contrario, l’uomo dovrebbe conoscere il suo ruolo e rispettarlo, ma in quanto complementare a quello della donna. Né il ruolo della donna dovrebbe essere limitato solo alla cura dei figli, alla cucina e alla casa. Dobbiamo comunque comprendere che, biologicamente parlando, anche nel maschio, il modello di base è femminile. Solo allora si può realizzare un nuovo stato di consapevolezza.
Donna come iniziatore
Le qualità femminili sono profondamente radicate negli strati della nostra psiche che formano l’inconscio, il mondo degli istinti e degli impulsi. J. Guenther scrive nel «Yuganaddha, the Tantric View of Life», «La coscienza della donna è diversa: è già diventata consapevole delle cose, mentre l’uomo incespica ancora nelle tenebre. Le donne sono in grado di sentire le sottigliezze di ogni situazione e di reagire di conseguenza, mentre gli uomini, a causa del loro condizionamento, sono meno in grado di farlo. La realtà femminile si fonde quindi con l’infinito senza tempo del cosmo. In questo stato trascendentale, è possibile sperimentare un libero flusso di energia senza alcun ostacolo. Questa è più che conoscenza intellettuale; è saggezza. Il mondo femminile può apparire molto strano per l’uomo sebbene sia il suo stesso mondo più intimo che aspetta solo di essere compreso e realizzato “.
I valori femminili esistono negli uomini, ma fin dall’infanzia vengono soffocati e repressi, e la loro riscoperta è un compito difficile. Il primo passo è capire che non c’è niente da capire, e che tutto deve essere sentito e sperimentato. Ecco perché, nel tantra della mano sinistra, la donna è l’iniziatore, il guru. È lei che apre le porte che conducono l’uomo nel profondo del proprio essere. Se il tantra fosse una religione, sarebbe presieduto dalle sacerdotesse, e solo gli uomini che hanno sviluppato le qualità dell’intuizione e della trascendenza sarebbero qualificati come sacerdoti.
Il tantrico guadagna l’accesso a questo universo femminile attraverso i concreti aspetti del femmineo, della donna, la sua compagna, che lo mette in grado di aprirsi. Allo stesso tempo, ciò consente alla donna di essere consapevole degli aspetti maschili del suo sé. Ancora qui Guenther scrive: “Ogni volta che l’uomo incontra la sua partner femminile, che rappresenta un aspetto della vita ancora non vissuta o percepita da lui, ancora esclusa dalla sua coscienza, egli apre sé stesso a quella parte femminile che dimora in lui, mentre la donna incontra quella maschile che risiede in lei. L’unilateralità è abbandonata e il proprio essere viene così arricchito».
Fusione cosmica
“Quando l’uomo si accorge che il suo attuale campo di coscienza è solo una frazione della sua natura divina, questo lo porta a una nuova visione della donna. Da allora in poi identifica tutte le donne con i loro aspetti divini. Inizia ad apprezzare in loro tutte quelle abilità e qualità da cui egli ha escluso sé stesso. Capisce che questi suoi limiti non possono essere superati sopprimendo della sua mascolinità, ma attraverso una fusione in cui femminile e maschile si integrano armoniosamente. Introducendo la realtà cosmica nella sua vita, l’uomo verrà a rispettare e venerare tutte le donne perché troverà questa nuova relazione molto più soddisfacente della precedente dominazione brutale”.
“Così, il culto femminile significa riconoscere le qualità reali della donna e accettarla come guida in quel profondo gioco di integrazione in cui la donna trascende i limiti eretti dal maschio, il gioco tra il mondo interiore e quello esterno”.
“Per il maschio, la donna è sia un essere materiale che una dea … Da lei si può creare un mondo di amore e di bellezza”.
La donna è la forma originale della vita di cui furono consapevoli le prime popolazioni. Il Tantra, adorando il principio della dea madre, donna come primo antenato, ha ereditato questa conoscenza. Ora lo stesso fatto è stato scoperto dalla scienza moderna, ma il Tantra ha sempre riconosciuto che le forze cosmiche che animano tutte le forme di vita e di espressione nel nostro mondo sono predominanti in ogni donna.
Andre Van Lysebeth, Belgio, per gentile concessione di ‘Yoga Revue’
Yoga Magazine, novembre 1981